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Chiriamo subito alcuni concetti base. Il Mondo è di tutt*, il pensiero e le passioni sono proprie di chi le vuole scoprire ma anch’esse restano di tutt*.

Passare all’Azione diviene quindi un’ esigenza pressante di ogni coscienza libera, c’è chi scrive sul suo diario, chi disegna, chi corre all’imbrunire. Noi vogliamo strappare all’ingiustizia più morsi possibili. Vogliamo tutto.

0. Anzitutto la prima azione è voler conoscere, informarsi, essere curiosi e creativi nell’approccio alla realtà.

1. Produzione culturale e quindi provare ad esprimerci al meglio per un risveglio delle coscienze

2. Riappropriazione di tempo per vivere insieme e individualmente davvero (occupare una casa, espropriare due pacchi di pasta alla coop quando finiscono i soldi, aiutare l’anziana a portare la spesa a casa, spalare la neve nel cortile del tuo palazzo, dare una mano quando si può e cercare di fare a brandelli la routine quotidiana. Spingere le proprie passioni. Sempre e comunque sublimare attraverso esse).

3. Agire sul terriotorio, studiare approfonditamente le dinamiche umane e sociali dei luoghi e dei “non luoghi” dove dove si è deciso di colpire, studiare la carica mediatica e saperla gestire il più possibile, sfruttare le strumentazioni del potere contro di lui.

Definire un obiettivo, organizzarsi, colpire e gestirne le conseguenze. Comunicare il più possibile. Stare per le strade, in Val di Susa, a Genova durante il G8, creare dei progetti ad hoc per ogni tipologia di lotta.